La sessualità, esplorazioni di Nello Mangiameli

Durante la presentazione del suo libro “La Sessualità” (La Caravella Editrice) presso la Libreria Etruria (VT), Nello Mangiameli illustra le ricerche da lui compiute nel corso degli anni e le scoperte che lo hanno portato a capire come, attraverso la pratica, si possa diventare artefici della propria esistenza, del modo di essere e determinare consapevolmente come vivere l’atto sessuale e con quale stato di coscienza approcciarvisi.
Riconoscere che il maschile e il femminile sono la riduzione a genere dello stato di androginia, veicolato dall’essere umano, infatti, è facilmente verificabile notando come le cellule che ci formano siano composte dal principio femminile (ovulo) e da quello maschile (spermatozoo), uniti, inscindibili: androgino (dal greco andròs, uomo e gyné, donna) ossia che partecipa alla natura di entrambi i sessi.
Tale realtà androginica, innata, presente nelle cellule di ognuno, trova risonanze psicosomatiche estese nel momento della pratica della sessualità, anche se molti non ne sono consapevoli.

Formarsi, riconoscere, vivere e ampliare tali risonanze conduce a non far più coincidere l’orgasmo con l’eiaculazione, con stati di piacere localistici, soltanto sensoriali, in favore di stati meditativi dinamici che integrano la percezione dell’ampliamento sensoriale (del sovrasensibile), il non localistico, l’ampliamento del piacere (beatitudine, estasi).

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La magia dei numeri: perché il 137 regola l’universo

Affascinante conferenza dello scienziato e matematico Mario Bruschi, che spiega in maniera semplice e comprensiva il significato occulto dei numeri e le basi scientifiche che sottostanno a molti numeri cosiddetti “sacri”, spaziando, nella digressione, dalla Kabbalah alle costanti universali e alla spiegazione del perché, tra gli infiniti universi esistenti, noi siamo proprio in questo.

Vale veramente la pena di ascoltarlo fino in fondo!

Mario Bruschi

Il prof. Mario Bruschi lavora al Dipartimento di Fisica dell’Università “La Sapienza” di Roma.

L’Armonia delle Sfere


 

Secondo la tradizione Pitagora avrebbe per primo udito la sinfonia planetaria, riconoscendo la somiglianza tra i suoni delle sfere celesti e quelli dei colpi di martello sull’incudine. Servendosi di un monocordo avrebbe inoltre determinato i rapporti numerici corrispondenti alle consonanze musicali: 1/2 per l’intervallo di ottava, 2/3 per la quinta e 3/4 per la quarta.

Il mondo greco assimila il cosmo ad una scala musicale ove i suoni più acuti sono assegnati a Saturno e al Cielo delle stelle fisse. Il Sole è indispensabile per la realizzazione dell’armonia poiché corrisponde alla nota centrale che congiunge due tetracordi, ossia due scale composte ognuna da quattro suoni.

L’interpretazione medievale dell’armonia cosmica dipende dal passo biblico “I cieli cantano la gloria di Dio” e dalla triade sapienziale in base alla quale Dio ha creato l’universo attenendosi al numero dell’aritmetica, alla misura propria della geometria e al peso della musica. Dio è pertanto Geometra e Musico supremo. Sul frontespizio di un’opera di un famoso gesuita, agli angeli è affidata l’esecuzione di un coro a 36 voci, che celebra l’armonia celeste e la struttura armonica della creazione. Ascoltiamo adesso la prima esecuzione assoluta di questo concerto angelico.

L’ordine del cosmo cristiano è espresso dalla composizione armonica dei quattro elementi affrescata nella Cattedrale di Anagni. I due estremi della terra e del fuoco sono temperati dai medi proporzionali dell’acqua e dell’aria: l’aria è sottile come il fuoco; mobile come il fuoco e l’acqua; e ottusa come l’acqua e la terra. Anche l’acqua è accomunata agli altri tre elementi, mentre terra e fuoco sono sempre contrapposti.

La fede nell’armonia delle sfere assume un ruolo decisivo nella cosmologia di Johannes Kepler. Kepler supera il modello statico delle sfere circolari di Copernico in favore di uno dinamico: trasforma in ellissi le orbite che i pianeti percorrono con velocità variabile. Attribuisce ad ogni pianeta non un singolo suono ma un intervallo la cui nota più grave corrisponde alla velocità minima e quella più acuta alla massima. I pentagrammi rappresentano acusticamente la struttura armonica del cosmo: l’ampiezza degli intervalli è direttamente proporzionale all’eccentricità dei pianeti.

A fianco della tradizione pitagorica, si sviluppa la visione magico-ermetica dell’armonia che culmina nella concezione del monocordo di Robert Fludd. Le sfere dei quattro elementi, dei pianeti e degli angeli sono disposte verticalmente sul monocordo accordato dalla mano divina. Si stabilisce così una corrispondenza precisa tra livelli della realtà e consonanze musicali.

Un modello analogo era stato delineato da Franchino Gaffurio, che aveva collocato i pianeti attorno a un’ideale corda musicale, secondo una scala eseguita dalle nove muse, accompagnata dalle tre Grazie e diretta da Apollo.

Secondo Tolomeo, la perfezione armonica dei cieli si riflette nelle tre consonanze interne al cerchio dello zodiaco, nel quale le proporzioni musicali scaturiscono dal rapporto tra gli archi sottesi al diametro, corrispondente all’intervallo di ottava, ai lati del triangolo, corrispondente alla quinta, e del quadrato, corrispondente alla quarta.

L’uomo stesso è racchiuso in questa circonferenza ove l’armonia dei pianeti, delle stagioni, il canto delle muse agiscono sul microcosmo esterno e su quello interno.

Esattamente come l’uomo zodiaco, anche l'”uomo-monocordo” risuona sulla base di occulte simpatie con il cosmo. I suoni ben proporzionati contribuiscono alla salute dell’anima e del corpo ristabilendo l’equilibro tra le passioni e temperando gli umori. L’equilibrio perfetto è ottenuto sia grazie all’ascolto della musica, sia attraendo l’influsso dei pianeti con composizioni musicali corrispondenti alla struttura armonica del concerto celeste. La tradizione cristiana scorge inoltre nell’ordine armonico delle sfere la possibilità di intraprendere un percorso di ascesa verso il Creatore.

L’armonia delle sfere diviene così principio unificatore della realtà. La musica strumentale favorisce il temperamento delle passioni, mentre l’ordine dei pianeti è il modello della concordia socio-politica.

 

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