Il Manifesto di Esonet

 

Esonet (Esoteric Network) si propone di:

 

  • Restaurare le nozioni esoteriche dalla Tradizione d’Oriente, fluite nel Corpus della Tradizione d’Occidente, trasmettendovi la memoria di antiche prerogative iniziatiche.

  • Sottolineare le contraddizioni ideologiche che separano i valori della Tradizione Primordiale, discesa da un unico Principio spirituale e per questo Universale. Tradizione che l’affermarsi dei “linguaggi popolari” ha trasformato nelle tradizioni exoteriche minori.

  • Tratteggiare la via mistica ch’è stata eclissata sotto aspetti exoterici dei culti devozionali assieme alla via misteriosofica anch’essa velata dagli aspetti tecnologici di una scienza essenzialmente materialista.

  • Ritrovare il significato di «comunione di sé», per cui il principio spirituale è il punto di unione tra l’aspetto mascolino e femminino della coscienza fisica. E riallineando sotto quel principio entrambe le componenti umane di mascolino (la ragione) e femminino (il sentimento), la coscienza si avvale di un triplice anello di forza, a disposizione della volontà iniziatica.

  • Ridare carattere d’intellettualità all’esoterismo. Praticando i canoni iniziatici, e risollevandolo dall’inerzia di prassi simboliche e solo apparentemente iniziatiche.

  • Riconoscere nei linguaggi moderni i punti di collegamento tra esoterismo (cultura esteriore) ed antica scienza iniziatica (cultura interiore).

  • Dissolvere l’equivoco di chi confonde civiltà e progresso umano (il Bene comune), con la “tecnologia” che è solo lo strumento per alleviarne i bisogni fisici.

  • Riaffermare la nobiltà dell’Iniziazione mistica e misteriosofica illuminate dalla Luce interiore del principio spirituale, così da costituire una terza forma detta: Iniziazione Maggiore, in antitesi all’iniziazione exoterica che si riduce all’aspetto puramente simbolico di una rappresentazione psicodrammatica.

  • Rigettare dall’ideale iniziatico la misoginia culturale ed il razzismo ideologico che divide i diversi anche se complementari. Perché il principio iniziatico riconosce mascolino e femminino come due aspetti della natura fisica. Tanto dell’umano di sesso maschile che femminile che, anche se in proporzione diversa, contengono entrambi gli aspetti. Che perciò sono complementari e non antagonisti. Che si assommano, annullandosi, nell’essenza del pensiero astratto, animico e spirituale.

 

La Torre di Babele

Esonet si confronta con i linguaggi delle tradizioni minori (orientalismo, ermetismo, alchimia, massoneria, rosacrucianesimo e religioni exoteriche) per ricondurre all’analisi del Principio su cui tutte si fondano, così da ricomporre in un’unica sintesi i contenuti iniziatici dell’unico Tema, a cui i diversi “linguaggi exoterici” si sono ispirati. Che, anche se con termini diversi, hanno come unico comune denominatore il riconoscimento dell’aspetto spirituale, fondamento dell’essere umano e del creato.

Esonet propone di ricomporre i due rami della scienza iniziatica d’Oriente e d’Occidente. Attestando oltre ogni ideologia, il Divino quale fonte di una stessa Tradizione iniziatica.

Esonet affronta ogni distinzione exoterica riconducendola ai significati fondamentali, per dimostrare che in quei fondamenti si trova l’idea, matrice comune a tutti i significati.

 

La Reintegrazione

Il piano spirituale è la “dimensione profonda” della coscienza, indipendentemente da ogni caratteristica fisica e sessuale.

La coscienza fisica è la prima intermediaria del pensiero sulla via di riconoscere la propria identità metafisica e spirituale. Nella coscienza fisica si apre il passaggio verso lo spazio profondo privo di attributi fisici, che risale verso l’apice spirituale chiamato “cielo interiore”.

La separazione tra coscienza fisica (spazio esteriore) ed anima (spazio interiore) non è reale, ma solo il frutto immaginario di una coscienza accecata dalla fisicità. Così, come la coscienza dell’anima e dello spirito non sono disgiunti dalla ragione, se non dalla sua incapacità di avvertirne la presenza.

L’insensibilità della ragione fisica può essere superata attraverso un processo di “sensibilizzazione” mentale. Che consiste nel ri-unire le parti di coscienza suddivise tra le “diverse funzioni”.

La ri-unione dei vari “tasselli” si conclude in un collegamento interiore che ricorda la costruzione di un Ponte. Un ponte fatto di punti di coscienza con cui si “ripristina la memoria” delle diverse dimensioni interiori. E, come dicevano antichi commentari «l’uomo suddiviso in tre torna ad essere Uno».

Riconoscere la matrice comune di ogni concezione iniziatica significa riconoscere la “Pietra Angolare”, ch’è l’Idea archetipa dell’identità spirituale.

La “Pietra” deve essere lavorata a Regola d’Arte, e le Arti sono tre, a partire dalla più usuale chiamata Ars Muratoria, a cui segue l’Ars Regia del completo sviluppo intellettuale, e l’Ars Pontificia che s’interessa della costruzione del ponte tra la terra dell’iniziato (la ragione fisica) ed il cielo interiore della sua coscienza spirituale.

La Pietra cubica esprime l’idea del perfetto collegamento tra mente e coscienza nello sviluppo di tutte le loro caratteristiche.

 

Ali del Pensiero

“Tutto parte dalla mente e tutto vi ritorna per affermare il principio divino”.

La mente è additata come la Via maestra dell’Iniziazione superiore, libera dai vincoli delle sensazioni terrene. Mentre la ragione fisica, tutta incentrata su quella zavorra, non può esprimere le “Ali della Libertà” poste alla sommità del Caduceo Ermetico.

Il “pensiero ragionevole” non può liberarsi da solo dai condizionamenti e dai limiti delle sensazioni fisiche, se non raggiungendo la coscienza di sé come entità di natura superiore a quella fisico-animale. Per “edificare” la nuova sfera intellettuale, il pensiero, deve separarsi dalla ragione dei sensi, “rifondando” il collegamento tra mente e coscienza superiore.

Il pensiero non si “ri-edifica” attraverso il ragionamento, ma ri-unendo in un solo punto di coscienza cuore e mente, ovvero, sentimento ed intelletto. Per questo, gli insegnamenti della Dottrina segreta cominciano dallo sviluppo dell’intelligenza per farne uno strumento iniziatico.

La scienza del Sé, è la realizzazione di se stessi oltre i modelli mondani. Attraverso diversi canali di espressione che corrispondono alle capacità degli uditori [Nota 2].

 

La Massoneria

Parlare di Massoneria Bianca o iniziatica, significa addentrarsi negli antichi principi che la Massoneria speculativa trattiene sotto forma simbolica. Principi che per essere “tradizione universale” debbono essere gli stessi pronunciati dalle Scuole iniziatiche d’Oriente e d’Occidente. L’Iniziazione è un fondamento elitario velato nelle rappresentazioni formali della Massoneria.

 

Le Dottrine Orientali

Le dottrine orientali sono quelle che più di ogni altra conservano nei propri testi sacri le tracce della Tradizione Primordiale. L’Occidente ha spesso tentato di far propri i concetti della Metafisica espressi nei Vedanta, senza purtroppo riuscirci il più delle volte. Da questi tentativi sono sorti sincretismi e pseudo filosofie assolutamente incapaci di trasmettere la Luce intellettuale e spirituale insite nell’antica Tradizione Primordiale. Occorre pertanto tornare ad uno studio basato su criteri tradizionali, risalendo alle fonti dirette.

 

L’Agni Yoga

L’Agni Yoga usa l’introspezione come viatico per l’etica spirituale, con un’enfasi tipica dei più intensi e profondi pensatori d’Oriente, i cui insegnamenti non vanno interpretati ma, pur preservandone l’integrità, vanno ricondotti al linguaggio attuale, nel modo più chiaro possibile.

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Da questi “punti” si dipanano i diversi sentieri di ricerca che attraversano le diverse materie. Una complessa corrente iniziatica, scientifica ed umanistica che, senza pregiudizio, dovrà essere risalita da coloro che sono alla ricerca della “Conoscenza dell’Uomo” e dei suoi attributi interiori, alla quale molti attribuiscono un’origine divina.

 


[Nota 1] L’Akoustikoi (ascoltatore), nella Scuola pitagorea era colui che serbava l’assoluto silenzio, per sviluppare la capacità di penetrare il mistero attraverso l’osservazione interiore e di continuare ad apprendere senza impartire ancora ad alcuno un qualsiasi insegnamento. Compito, quest’ultimo, a cui erano preposti i soli Epopti, cioè coloro che avevano superati i livelli di Mathematikoi e di Phisikoi.

Il riconoscimento di Epopti; andava a coloro «i cui occhi sono aperti».

Platone affermava che concentrandosi ad osservare (percepire interiormente) il Centro del proprio plesso solare, si giungeva alla consapevolezza dell’universo. Una affermazione su cui riflettere lungamente.

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