Verifica la tua conoscenza di: “Forme Tradizionali e Cicli Cosmici”, di René Guénon
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- Verifica la tua conoscenza di: “Considerazioni sull’Iniziazione”, di René Guénon
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Questa raccolta rappresenta, secondo la presentazione, l’aspetto forse più “originale” e per molti lettori “più sconcertante” dell’opera di Guénon. Gli scritti sono considerati “frammenti di una storia sconosciuta”, che copre la protostoria e la preistoria, iniziando con la Tradizione primordiale agli albori dell’attuale umanità. Tali frammenti sono stati riuniti perché non erano stati precedentemente incorporati in altri volumi dell’autore.
Il volume si rivolge primariamente a coloro che hanno già familiarità con l’opera metafisica di Guénon, offrendo conoscenze cosmologiche tradizionali che si ritengono essere una somma senza eguali.
I temi principali, come indicato nel sommario, sono strutturati in diverse sezioni:
1. Dottrina dei Cicli Cosmici: La raccolta si apre con considerazioni sulla dottrina dei cicli cosmici, che non presentano particolari difficoltà in Occidente data la notorietà della dottrina ciclica indù (come i Manvantara e gli Yuga). Viene sottolineata l’importanza di intendere i cicli (come i Kalpa) spesso in modo simbolico piuttosto che letteralmente cronologico.
2. Atlantide e Regione Iperborea: Questi saggi esplorano la Regione Iperborea e la Tradizione Atlantidea, distinguendo la prima come sede della Tradizione primordiale “polare” dal punto di partenza del presente Manvantara, e la seconda come tradizione derivata e secondaria. Le tesi su Atlantide e Iperborea sono in contrasto con le idee generalmente prevalenti nel mondo scientifico occidentale.
3. Qabbalah e Tradizioni Occidentali: Il volume include studi su tradizioni non cristiane che hanno avuto influenza diretta sul mondo occidentale (escludendo Celtismo e Islam, i cui argomenti erano già in altre opere). Vengono trattate la tradizione ebraica (Qabbalah), in relazione a considerazioni sul nome Adamo e la scienza dei numeri (o scienza delle lettere), essenziale nella Cabala, insieme all’analisi di testi come il Siphra di-Tzeniutha.
4. La Tradizione Ermetica: L’ultima sezione si concentra sulla Tradizione Ermetica, che si ricollega a Ermete (identificato con il Thoth egiziano). L’ermetismo è definito come una conoscenza di ordine cosmologico (macrocosmico e microcosmico), non metafisico puro. Si discute in particolare della natura spirituale dell’alchimia (l’Ars Regia) e della figura di Ermete Trismegisto.
Gli articoli toccano argomenti complessi, come il simbolismo di concetti quali Adamo, la Shekinah e Metatron, e le corrispondenze cicliche e spaziali. L’intenzione generale è quella di fornire indicazioni sul senso della dottrina tradizionale, piuttosto che una spiegazione esaustiva.
Quiz di Comprensione
Questa guida è progettata per approfondire la comprensione dei concetti chiave, delle dottrine e dei simboli discussi nelle opere di René Guénon, con un’enfasi particolare sulla distinzione tra autorità spirituale e potere temporale.
1. Secondo la nota dell’editore de “Il Re del Mondo”, quale libro di Ferdinand Ossendowski del 1924 ha ispirato l’opera di Guénon?
2. Qual è l’altro nome del Krita-Yuga e a quale età corrisponde nella tradizione greco-latina?
3. Nel simbolismo biblico, quale evento segna l’inizio del Kali-Yuga?
4. Cosa significa Agarttha nella tradizione tibetana?
5. Quale termine arabo è identico all’ebraico Shekinah e si traduce con “Grande Pace”?
6. Secondo lo Zohar, qual è l’idea centrale del Giubileo?
7. Nella tradizione indù, qual è l’equivalente del “Paradiso terrestre” e della “Gerusalemme celeste”?
8. Cosa rappresenta la Brahma-pura nella dottrina indù?
9. Quali sono i tre aspetti di Melki-Tsedeq e a quali funzioni della gerarchia iniziatica corrispondono?
10. A quale figura della tradizione indiana è letteralmente equivalente l’espressione Melki-Tsedeq?
11. Quale costellazione sostituisce l’Orsa Maggiore (sapta-riksha) nella tradizione atlantica?
12. Cosa significa Shwêta-dwîpa e dove si trova secondo la tradizione indù?
13. Quali sono i tre colori ermetici menzionati in relazione a centri spirituali come l’«isola verde» e la «montagna bianca»?
14. Cosa significa il nome di Babilonia (Bab-Ilu) e quale altro nome assume quando la tradizione è perduta?
15. Qual è la funzione del “Pontificato” riguardo ai cicli?
16. Secondo Guénon in “Il simbolismo della croce”, la legge di corrispondenza afferma che le leggi di un ordine inferiore possono essere prese a simbolo di realtà di quale ordine?
17. Nella rappresentazione metafisica della croce, cosa simboleggia il senso orizzontale (“ampiezza”)?
18. E cosa simboleggia il senso verticale (“esaltazione”)?
19. Qual è il motto dei certosini che identifica la croce con l’ “asse del mondo”?
20. Quale albero, nella tradizione indù, rappresenta l’ “albero del mondo”?
21. Nel simbolismo cinese, cosa rappresentano due alberi distinti uniti da un solo ramo (l’ “albero legato”)?
22. Quali sono i frutti dell’ “albero della vita” nel giardino delle Esperidi?
23. Qual è l’altro nome dello swastika, spesso usato erroneamente in Occidente?
24. Nel simbolismo della tessitura, cosa rappresenta l’ordito (sutra in sanscrito, king in cinese)?
25. E cosa rappresenta la trama (wei in cinese)?
26. A cosa corrisponde, secondo la terminologia indù, la distinzione tra l’ordito e la trama nelle scritture tradizionali?
27. Nel mito di Er l’Armeno di Platone, cos’è l’asse luminoso del mondo?
28. Qual è il significato etimologico della parola “teoria”?
29. Secondo Guénon, la mentalità occidentale, volta alle cose sensibili, fa costantemente confusione tra quali due attività mentali?
30. In “Introduzione allo studio delle dottrine indù”, quale periodo storico segna una riattivazione della divergenza tra Oriente e Occidente, aggravata da una rottura con l’epoca precedente?
31. Quale lingua, secondo Guénon, serviva in Europa come “lingua fissa” per l’insegnamento e gli scambi intellettuali, in modo analogo alle lingue tradizionali orientali?
32. Quali sono i tre gruppi principali distinti da Guénon all’interno del mondo islamico?
33. Qual è l’etimologia della parola “tradizione”?
34. Qual è l’unica civiltà in cui la scrittura è sempre rimasta ideografica?
35. Cosa significa l’espressione “adwaita-vada” in relazione al Vedanta?
36. Secondo la dottrina del Vedanta, il mondo è distinto da Brahma in modo reale o illusorio?
37. Chi è Vivekananda e quale tipo di Vedanta ha fondato?
38. Cos’è il dharma secondo la tradizione indù?
39. Qual è il significato della parola sanscrita Veda?
40. In cosa consiste la nozione di apurva nel darshana della Mimansa?
41. Qual è il significato etimologico di Upanishad?
42. Secondo Guénon in “Il Regno della Quantità”, quale nozione rappresenta l’elemento qualitativo inerente allo spazio?
43. E quale nozione ne rappresenta l’elemento quantitativo?
44. Secondo Leibniz, citato da Guénon, in cosa un sistema filosofico è vero e in cosa è falso?
45. In “Considerazioni sull’Iniziazione”, qual è la differenza fondamentale tra la via iniziatica e la via mistica?
46. Cosa sono i “piccoli misteri” e a quale dominio si riferiscono?
47. Cosa sono i “grandi misteri” e a quale dominio si riferiscono?
48. A quali iniziazioni corrispondono rispettivamente i “piccoli misteri” e i “grandi misteri”?
49. L’alchimia vera, secondo Guénon, a quale ordine appartiene?
50. Qual è la differenza tra Massoneria “operativa” e Massoneria “speculativa”?
51. In “Crisi del mondo moderno”, quale evento del VI secolo a.C. in India è descritto come una “rivolta contro lo spirito tradizionale”?
52. Cosa rappresenta la “contro-iniziazione”?
Puoi confrontare le tue risposte con quelle presenti QUI
Domande per la Riflessione
Domande di Livello Esperto (Senza Risposta)
1. Analizzare la critica di Guénon al “punto di vista profano”. In che modo questo concetto si collega alla sua visione della scienza moderna, della filosofia e della storiografia, e come contrasta con la “scienza sacra”?
2. Spiegare in dettaglio la legge di corrispondenza e il suo ruolo fondamentale nel simbolismo tradizionale. Fornire esempi tratti dai testi (come il simbolismo astronomico, della croce, e della tessitura) per illustrare come le leggi di un ordine inferiore riflettano principi metafisici superiori.
3. Confrontare e contrapporre i concetti di “sintesi” e “sincretismo” nel pensiero di Guénon. Perché Guénon considera il sincretismo (come l’associazione di termini da tradizioni diverse, es. Aor e Agni) illegittimo, mentre considera la sintesi (la comprensione dell’unità principiale delle dottrine) l’apice della conoscenza iniziatica?
4. Descrivere la gerarchia iniziatica e la sua relazione con il “centro supremo” (Agarttha). Come si manifesta questa gerarchia attraverso centri secondari, e qual è il ruolo della trasmissione regolare (“catena” iniziatica) nel mantenere l’ortodossia?
5. Illustrare la critica di Guénon al “teosofismo”. Quali sono le principali caratteristiche del movimento fondato da H.P. Blavatsky che Guénon identifica come una “pseudo-religione” e una contraffazione della vera tradizione?
6. Spiegare il processo di “realizzazione metafisica”. Qual è la differenza tra conoscenza teorica (“speculativa”) e conoscenza effettiva (“operativa”), e quale ruolo gioca l’intuizione intellettuale nel passaggio dall’una all’altra?
7. Analizzare il concetto guénoniano di “élite intellettuale”. Quali sono le sue caratteristiche, quale funzione dovrebbe svolgere nella crisi del mondo moderno e perché Guénon ritiene che attualmente in Occidente sia “inesistente”?
8. Discutere il duplice significato dei simboli, citando esempi come il serpente, il leone e Metatron. In che modo questo concetto si lega alla “contro-iniziazione” e al rovesciamento dei simboli nella fase finale del ciclo?
9. Elaborare la distinzione tra “autorità spirituale” (funzione sacerdotale) e “potere temporale” (funzione regale). Come si manifesta questa distinzione nelle caste dei Bràhmana e degli Kshatriya, e qual è la loro corretta relazione gerarchica secondo la dottrina tradizionale?
10. Descrivere il processo ciclico di allontanamento dal Principio, dalla “Tradizione primordiale” all’età attuale, il Kali-Yuga. Quali sono le tappe di questa “solidificazione” e discesa nella quantità, e come si manifestano nella civiltà moderna?
Glossario dei Termini Chiave
| Termine | Definizione |
| Adwaita-vada | “Dottrina della non-dualità”, caratteristica essenziale del Vedanta puramente metafisico. |
| Agarttha | Termine tibetano per la “terra inviolabile”, il centro iniziatico misterioso e supremo. |
| Ahankara | Il principio della coscienza dell’ “io”, l’individuazione. È l’elemento che compie il riferimento individuale, assimilando la percezione all’ “io”. |
| Apurva | Nella Mimansa, è l’effetto non percepibile e potenziale di un’azione. È un germe che, persistendo, produrrà in seguito il risultato percepibile dell’azione stessa. |
| Atma | Il “Sé”, il principio essenziale dell’essere, la Personalità. Trascendente e non-manifestato, è “Ciò per cui tutto è manifestato, senza che sia da nulla manifestato”. Corrisponde a Purusha. |
| Bràhmana | La casta sacerdotale nella tradizione indù, legata all’autorità spirituale e all’iniziazione sacerdotale, corrispondente ai “grandi misteri”. |
| Brahma-pura | Nella dottrina indù, la “residenza divina”, il centro dell’essere, paragonato al cuore. |
| Buddhi | L’Intelligenza superiore, l’intelletto puro o intuizione intellettuale. È il primo e più elevato prodotto di Prakriti e costituisce il principio immediato e trascendente dell’individualità. |
| Chakravartî | Letteralmente “colui che fa girare la ruota”, il monarca universale che, dal centro immobile, governa tutte le cose. |
| Contro-iniziazione | L’azione antitradizionale che imita la vera iniziazione nelle sue fasi ma con risultati inversi, allontanando l’essere dal dominio spirituale e conducendolo verso la dissoluzione. |
| Darshana | Letteralmente “punto di vista”. Nella tradizione indù, indica uno dei sei sistemi dottrinali ortodossi, come il Vedanta o la Mimansa. |
| Dharma | La “legge” o “norma” che costituisce la natura propria di un essere, l’osservanza dei rapporti gerarchici naturali. Non ha un significato morale nel senso occidentale. |
| Esoterico | Il dominio interiore, iniziatico, riservato a una élite, che va oltre la forma esteriore della tradizione. |
| Exoterico | Il dominio esteriore, pubblico, di una tradizione, come quello religioso, destinato a tutti. |
| Hiranyagarbha | L'”embrione d’oro”. Nella tradizione indù, è il principio centrale del nostro mondo, specificazione del “Cuore universale”, e l’Avatara primordiale. |
| Iniziazione | Una trasmissione regolare di un’influenza spirituale e un lavoro interiore che permette all’essere di superare lo stato individuale umano e di raggiungere stati superiori, fino all’ “Identità Suprema”. Si distingue in “virtuale” e “effettiva”. |
| Jivatma | L'”anima vivente”, il centro dell’individualità umana, determinato dall’intersezione del raggio spirituale (Buddhi) con le possibilità vitali. |
| Kali-Yuga | L'”età nera” o “età del ferro”, l’ultima delle quattro età di un Manvantara, corrispondente all’epoca attuale. È caratterizzata da un progressivo allontanamento dal Principio, materializzazione e oscuramento spirituale. |
| Karma | “Azione”. In un’accezione tecnica, designa l’insieme dei riti o l’azione rituale. |
| Kshatriya | La casta dei guerrieri o della nobiltà nella tradizione indù, legata al potere temporale e all’iniziazione regale, corrispondente ai “piccoli misteri”. |
| Manas | Il senso interno, la facoltà mentale o razionale che coordina i dati dei sensi esterni e interni. |
| Manvantara | L’èra di un Manu, un ciclo cosmico chiamato anche Maha-Yuga, che comprende i quattro Yuga. |
| Melki-Tsedeq | “Re di Giustizia”. Figura della tradizione ebraica, Re e Sacerdote di Salem, che rappresenta la funzione regale e sacerdotale unita, simbolo del Re del Mondo. |
| Metatron | Figura della Qabbalah ebraica, “l’angelo della Faccia”, che ha un doppio aspetto, luminoso (Mikael) e oscuro (Samael). |
| Pardes | Termine ebraico che indica il centro spirituale supremo, analogo al “Paradiso terrestre”. |
| Prakriti | La Sostanza universale primordiale, la radice di tutta la manifestazione, l’aspetto potenziale e passivo dell’Essere. |
| Pseudo-iniziazione | Una pura parodia dell’iniziazione, priva di realtà profonda e di trasmissione regolare, tipica delle organizzazioni occultistiche e teosofiste moderne. |
| Purusha | L’Essenza, il principio attivo e immutabile che presiede a tutte le modificazioni di Prakriti senza parteciparvi. Corrisponde ad Atma. |
| Sakînah / Shekinah | La “presenza divina” nella tradizione ebraica (Shekinah) e araba (Sakînah). Si traduce con “Grande Pace” (Pax Profunda). |
| Shruti | “Ciò che è stato udito”, la Rivelazione diretta e di origine sovrumana. Corrisponde all’ordito nel simbolismo della tessitura. |
| Smriti | “Ciò che è ricordato”, la tradizione secondaria derivata dalla Shruti e frutto della riflessione. Corrisponde alla trama. |
| Sutra | “Filo”. In sanscrito, indica il testo fondamentale di una dottrina, l’ordito di un tessuto. |
| Swastika | Simbolo universale, segno del Polo e dell’azione del Principio sul mondo. La sua rotazione genera il ciclo evolutivo. |
| Tao | Nella tradizione estremo-orientale, la “Via”, il Principio supremo. Rappresenta il vortice sferico universale mediante il quale si compie la realizzazione di tutte le cose. |
| Teosofismo | Termine usato da Guénon per descrivere il movimento della “Società Teosofica” di H.P. Blavatsky, da lui considerata una “pseudo-religione” e una contraffazione sincretistica delle dottrine tradizionali. |
| Tradizione | “Ciò che viene trasmesso”. Un insieme di dottrine, riti e istituzioni di origine sovrumana, trasmesso attraverso una catena ininterrotta, che fornisce i principi per tutti gli ordini della realtà. |
| Upanishad | L’ultima parte dei testi vedici, che costituisce il fondamento del Vedanta. Il termine significa “ciò che distrugge l’ignoranza”. |
| Vaishya | La terza casta nella tradizione indù, a cui sono destinate le forme iniziatiche basate sull’esercizio dei mestieri. |
| Veda | “Conoscenza”. Nome applicato a tutti gli scritti fondamentali della tradizione indù (Rig, Yajur, Sama, Atharva). |
| Vedanta | “Fine del Veda”. Il darshana che rappresenta la metafisica pura nella tradizione indù, basato essenzialmente sulle Upanishad. |
| Yuga | Un’età o periodo secondario all’interno di un Manvantara. I quattro Yuga sono: Krita, Trêta, Dwapara e Kali. |