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    Riflessioni su coscienza e “macchina spirituale”

    In questa conferenza Massimo Cacciari riflette sul rapporto tra progresso tecnologico, natura umana e coscienza. Questa è una sintesi dei concetti affrontati:

    1. Progresso Tecnologico e Natura Umana

    Cacciari sottolinea che il progresso tecnico-scientifico non è separabile dalla natura umana, ma ne è un prodotto. Non esiste una distinzione netta tra “naturale” e “artificiale”, poiché ogni innovazione tecnologica è radicata nell’evoluzione naturale dell’essere umano.

    2. La Tecnica come Creazione di Bisogni

    La tecnica non si limita a soddisfare bisogni preesistenti, ma li crea. Questo processo trasforma non solo l’ambiente esterno, ma anche la mente e i desideri dell’uomo, modificando profondamente la sua stessa essenza.

    3. La Potenza Trasformativa della Tecnica

    Cacciari evidenzia come la tecnica moderna abbia raggiunto un livello di potenza senza precedenti, capace di plasmare persino la “materia pensante”, cioè il cervello umano. Questa capacità apre scenari di coevoluzione tra uomo e macchina, con implicazioni biotecnologiche profonde.

    4. Il Pericolo dell’Ubrìs

    La tecnica porta con sé il rischio di una “ubrìs” (tracotanza), ovvero la tendenza a superare ogni limite naturale o morale. Questo rischio è sempre stato presente nella storia umana, ma oggi assume proporzioni amplificate dalla potenza tecnologica.

    5. La Sfida Etica

    La domanda centrale posta da Cacciari è come indirizzare questa immensa potenza tecnica verso il bene comune (agathon). La tecnologia, pur essendo uno strumento potente, deve essere governata da principi etici per evitare derive distruttive.

    6. Intelligenza Artificiale e Ingegneria Genetica

    Cacciari esplora anche le frontiere dell’intelligenza artificiale e dell’ingegneria genetica, che rappresentano le manifestazioni più avanzate del progresso tecnico. Queste discipline pongono interrogativi fondamentali sulla natura umana e sulla possibilità di “costruire” la vita stessa.

    Conclusione

    La conferenza invita a una riflessione critica sul ruolo della tecnica nella società contemporanea, evitando visioni ingenue o semplicistiche. La sfida principale risiede nel trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e i valori etici che devono guidarla, per garantire che il progresso sia al servizio del bene comune e non della distruzione o dell’alienazione dell’uomo.


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