[…] Allora il signore disse: Coloro che prendono diletto nelle mie ceneri hanno i loro peccati arsi via da tali ceneri; sono sacerdoti che si padroneggiano, controllano i loro sensi, sottomettono la mente, intenti alla meditazione, che agiscono come predicano: chi è sapiente non li biasimerà, ne peccherà contro di loro, ne dirà loro cose sgradevoli, se desidera prosperare quaggiù! Lo stolto che li biasimi, chiunque egli sia, indirizza il suo biasimo al Gran Dio e chi renda loro culto, chiunque egli sia, sempre rende culto a Sankara!
Comportatevi in tal modo, di grazia, e otterrete da me il successo. «Come essi ebbero appreso da Siva il sommo rito che dissipa la gran tenebra e che non ha pari sulla terra, tutti si prosternarono toccando il suolo con la fronte, poiché timore e avidità e illusione e afflizioni erano venuti meno in loro. Allora i sacerdoti gioirono e irrorarono l’immagine del Gran Dio con limpide acque profumate miste a erba kufa e a fiori, compirono le abluzioni del Grande Signore, del Dio, con grandi orci d’acqua, e intonarono diversi mantra segreti dal dolce suono….«Dopo che il linga fu ristabilito per il bene dei mondi, questi eccellenti saggi si dedicarono al dharma delle classi sociali. Allora il Grande Signore fu placato, e disse ai saggi: sono compiaciuto della vostra ascesi. Vi siete ben attenuti ai vostri voti. Scegliete un dono’. I saggi tutti si prosternarono dunque al cospetto del Grande Signore: Brhgu, Angiras, Vasistha, Visvamitra, Gautama, Atri, Sukesa, Pulastya, Pulaha, Kratu, Marìci, Kasyapa e Satyavarta dal gran potere ascetico. Tutti loro si prosternarono al Gran Dio e gli domandarono: ‘Il bagno di ceneri, la nudità, la condotta di sinistra che va contro pelo, e ciò che va usato o non usato: ciò, o Signore, desideriamo conoscere.
Il Signore rispose: ‘Oggi stesso enuncerò per voi tutta questa materia. Sono Agni unito al Soma e sono il Soma commisto ad Agni, dicono, è “il compiuto e l’incompiuto”, spesso le genti hanno cercato rifugio presso Agni; sempre e nuovamente quest’universo mobile e immobile è bruciato da Agni. Con le ceneri si compirà la suprema purificazione di quest’intero universo; è nelle ceneri ch’io pongo il mio seme e ne irroro gli esseri. Chi ha compiuto ciò ch’ era da compiere grazie al fuoco padroneggerà i tre tempi che stanno sulle punte del mio tridente. Mediante le ceneri, che sono il mio seme, si è liberati da ogni peccato. Allorché le ceneri rendono fulgente e fragrante qualcosa, da quel momento lo si chiama “cenere” e solo le ceneri rimangono di tutti i mali.
Gli antenati sono conosciuti come coloro che si nutrono di vapore” e gli dei sono nati dal Soma; perciò tutto quest’universo, mobile e immobile, ha Agni e il Soma come sua anima. Io sono Agni dalla grande energia e questa, Ambika mia sposa, è il Soma. E io sono entrambi, Agni e il Soma, e al contempo sono il Maschio in unione alla Natura sicché, o illustri, le ceneri sono note come il mio seme, ed io porto il mio stesso seme spalmato sulle mie membra, com’è mio costume. Pertanto d’ora in poi le ceneri vanno usate per protezione contro gli apportatori di sventura e nelle case ove le donne abbiano partorito. E chi abbia purificato la propria anima con il bagno di ceneri, vinta l’ira e soggiogati i sensi, verrà al mio cospetto e mai più rinascerà. Il voto del Signore del bestiame e lo yoga del teschio: questo voto eseguito con questo yoga costituisce il voto supremo, perciò esso è stato manifestato per primo, e tutti gli altri ordini sono stati manifestati soltanto in seguito dall’Autogeno. Questa manifestazione fu da me posta in esistenza ed è sostanziata di vergogna, illusione e paura, perché dei saggi nacquero nudi, e tutti gli altri al mondo nascono anch’essi senza vesti. Coloro che non hanno vinto i sensi sono nudi ancorché abbigliati di seta: se uno è avviluppato da sensi non domati, nessun abito può nasconderlo. Pazienza, sopportazione, non-violenza, impassibilità, indifferenza nei confronti d’onore e disonore: ecco la miglior veste. Che ci si spalmi il corpo di ceneri fino a renderlo pallido e si mediti in cuore su i Bhava: allora, pur se si sian compiute mille azioni che non eran da compiere, con il bagno nelle ceneri tutte saran ridotte in cenere, come il fuoco con la sua energia incenerisce una selva. A causa di ciò, colui che con grande e costante zelo, nei tre tempi, prenda il bagno di ceneri, egli diverrà un Capo delle mie schiere, riceverà tutti i sacrifici e otterrà il nettare supremo».
[dal Brahma Purana ]
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