[1494-1555]
Georg Bauer, meglio conosciuto con la versione latina del suo nome, ovvero Georgius Agricola, è considerato il fondatore della geologia intesa come disciplina a sé. La sua opera aprì la via ad un più approfondito studio sistematico della terra e delle rocce, minerali e fossili. Diede un contributo fondamentale alla geologia, metallurgia, mineralogia, geologia strutturale, e paleontologia.
Nato nel 1494 a Glauchau, nella provincia della Sassonia (attualmente in Germania) , Agricola svolse studi classici all’Università di Lipsia, insegnò Latino e Greco per qualche anno, e quindi nel 1522 cominciò a studiare medicina, prima a Lipsia e poi a Bologna e a Padova in Italia. Conseguì la laurea nel 1526 e svolse il suo apprendistato come medico. Non sembrò mai particolarmente entusiasta della sua professione, e continuava a dedicare la maggior parte delle sue energie e del suo tempo libero agli studi di mineralogia e geologia. Cominciò ad esercitare l’arte medica a Joachimsthal nel 1527. Joachimsthal era un importante centro minerario del tempo, nota in particolare per le sue miniere d’argento.
Gli scritti geologici di Agricola riflettono un’ immensa mole di studi, frutto di attente osservazioni dirette, non solo per quanto concerne le rocce ed i minerali, ma per ogni aspetto della tecnologia mineraria del tempo. Nel 1536 si trasferì a Chemnitz, un altro centro importante per l’industria estrattiva, e lì fu nominato Borgomastro nel 1546. A Chemnitz non solo continuò la sua pratica medica e i suoi studi geologici, ma ricevette mandato per numerosi incarichi pubblici e diplomatici, da parte del Duca Maurizio di Sassonia, al quale è infatti dedicato il suo libro “De natura Fossilium”. Morì nel 1555, un anno prima della pubblicazione postuma del “De Re Metallica”, in assoluto il suo capolavoro.
“DeRe Metallica”,può essere tradotto letteralmente “Sulla natura dei metalli”; ma la parolametalli aveva un significato più vasto del termine a quel tempo, e stava adcomprendere non solo i metalli in senso stretto, ma anche tutti i minerali.Questo libro, che fu il testo di base in materia mineraria per circa due secoli,propone un enorme patrimonio di conoscenza in materia, e comprende studi sugliequipaggiamenti e i macchinari, i metodi di ricerca e di scavo, l’impiegodelle mine, e persino le tecniche di primo soccorso per gli infortuni deiminatori. Il libro riporta altresì una dettagliata descrizione di minerali egiacimenti. Il libro fu anche diffusamente illustrato da disegni, prospetti eriproduzioni.
Giorgio Agricola scrisse anche il primo libro di geologia fisica, “De Ortu et Causis Subterraneorum” (1546), notevole per la descrizione del vento e dell’acqua intesi come potenti forze geologiche, e per la spiegazioni dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche come prodotto dei vapori sotterranei e dei gas riscaldati dal calore interno della Terra.
Il suo più grande contributo alla paleontologia fu il “De Natura Fossilium” (1546). Questo libro non è ristretto a ciò che oggi noi definiamo fossile; anche in questo caso la parola ha in lingua latina un’accezione più ampia, estesa a qualsiasi cosa venga dissotterrata dalla terra, ed il libro di Agricola includeva anche la descrizione di tutti i tipi di materiali, pietre preziose, oltre a ciò che chiamiamo fossile ancor oggi. Diede nomi standardizzati a vari minerali, e non solo registrò la loro comparsa, ma anche le località dove potevano essere trovati. Notò anche come gli stessi fossili potessero avere differenti colori ed apparenze, a seconda delle località dove venivano trovati.
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